lunedì 23 maggio 2011

seconda tappa: Vinales!

Ci dirigiamo allora verso nord ovest...tappa consigliatissima dalla Lonely Planet del 2008 dicendo che era un piccolo paesino di campagna, oasi di tranquillità e lontana dai  grandi circuiti turistici, dai jineteros (cioè i pulsatori che ti vogliono sempre vendere cose o servizi) e soprattutto con pochi turisti.

Beh appena l'autobus Viazul, le linee per i turisti con i quali viaggiamo (occhio all'aria condizionata: è maledettamente alta!!), arriva alla fermata della città una marea di gente, soprattutto donne alza i cartelli sponsorizzando la loro Casa Particular, almeno una trentina!!! Alla faccia del posto poco turistico. Noi alla fine avevamo già contattato le case tramite un sito fighissimo di prenotazione (www.casecuba.com), che a parte le costosissime telefonate di conferma che facevamo (usando il telefono italiano), non richiedeva nessuna caparra e ti indicava il prezzo, le foto e le caratteristiche dall'habitacion che ti avrebbe ospitato. In più i padroni della casa, ti venivano a prendere in queste fermate del Viazul ogni volta che arrivavi in un nuovo posto, evitandoti di farti largo a gomitate tra la folla degli "offerenti" di case particular.

C'è ovviamente da capire i vari tentativi di avere un turista nella propria casa. Le case particular sono risapute per essere autorizzate da una licenza veramente molto costosa (e quindi super controllata), che dev'essere pagata in Peso Convertible, la moneta che solo viene data ai turisti e che non è contemplata come moneta nazionale e quindi non è la moneta dei salari statali. Il Peso Convertible vale 24 Pesos Cubano (Moneda Nacional) col quale si possono fare favolosissimi affari per gli snack e le bibite comprate in strada o sulle spiagge poco turistiche. Si possono avere scambiando alcuni Pesos Convertibles nelle banche Cadeca.

La nostra Casa Particular, scelta da Alessandro per il suo simpatico nome (Casa de Roberto "El Macho" Valle) e una casa come tutte le altre. Bassa e col tetto appena rifatto l'anno precedente dopo gli uragani stagionali, di colore azzurro e col giardino super floreale e curato. All'interno la nostra stanza conta 2 letti matrimoniali (evviva l'abbondanza!!!), un disimpegno con due sedie, rigorosamente a dondolo come da vera tradizione cubana, e il bagno, con la doccia che fa scendere due gocce bollenti alla volta, stile tortura cinese...Il tutto pulitissimo e decorato con fiori finti made in China...I proprietari ci accolgono nel caldo delle 3 di pomeriggio con un bel piatto di frutta fresca (maturata al sole sui loro alberi in giardino) e un buon succo fresco frullato di Guayaba (Guava). E' qui che conosciamo Udo, un ragazzo tedesco che viaggia da solo e che non parla altro che tedesco e davvero solo 2 parole di inglese (con una pronuncia tutta sua...). Sarà nostro compagno nell'avventura della prima nostra passeggiata immersa nella natura cubana, scoprendo i campi di tabacco, i mogotes (colline) e il ritmo delle vite dei campesinos della zona.

Effettuiamo il Check-in e comunichiamo cosa desideriamo mangiare per cena. Super consiglio: per la colazione e la cena mangiate nelle case! Se non siete veramente dei mangioni e non volete a tutti i costi mangiare carne bovina vi basterà e resisterete senza il pranzo. Nei ristoranti costa un pò di più e dalla nostra esperienza si mangia peggio. Per quanto riguarda la carne bovina: le mucche sono tutte di proprietà statale, ergo solo nei ristoranti statali si può mangiare la loro carne. I contadini hanno il diritto di usufruire solo di una piccola percentuale del latte delle vacche.

Raggiungiamo a piedi il centro naturale dove prenotiamo l'escursione per il giorno dopo a piedi col nostro amico Udo che ritroviamo lì con noi...

L'indomani partiamo con la nostra guida cubana che ci spiega le caratteristiche e le peculiarità della fauna e della flora locale.
Con mia grande sorpresa e con un grande respiro di sollievo di Alle, la guida ci annuncia che non ci sono vespe: gli uragani che investono la regione le hanno estinte! Tipico della regione resta l'avifauna: Il Totì, il Negrito (parenti dei nostri merli e passerotti), il Pitirrì (l'uccellino imitatore che fa fino a 5 diversi versi di uccelli, attranedoli a sè per motivi non troppo conosciuti...) e l'onnipresente Caronero (l'avvoltoio) che ripulisce le strade e non solo da ogni tipo di carcasse...
Anche le piante sono affascinanti: io sono stata colpita subito da quell'erba che qui chiamano Dormidora e che vidi per la prima volta in Thailandia, che si chiude per proteggersi quando la tocchi.Anche la Salvadera è una bellissima pianta: è un vero e proprio albero completamente ricoperto di spine i cui frutti sono noci che, giunte alla maturità esplodono seminando i semi tutti attorno. Sono talmente intoccabili che venivano usate per dividere le proprietà, o meglio, le aree da coltivare...

Bellissima la signora che ci mostra come magistralmente si arrotola un sigaro: tipica cubana con le unghie rifatte lunghissime e coloratissime (tanto delle mani quanto quelle dei piedi). Ci spiega come le diverse parti della pianta del tabacco concorrano a formare rispettivamente il cuore, la forma e la foglia coriacea dell'esterno, e come al contadino spetti solo il 10% della produzione per il suo consumo personale e per la vendita. L'altro 90% è di proprietà dello Stato che lo acquista ogni anno (stabilendone di volta in volta il prezzo) che lo trasporta nelle industrie di trasformazione statali per la produzione e l'esportazione.

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